Assolutamente sì, la nostra è una scelta consapevole e siamo orgogliosi che tutte le catene da noi prodotte siano fabbricate nel nostro stabilimento di Milano, utilizzando le migliori materie prime (alluminio e rame puri al 99,7%), di origine europea e altamente selezionate. Nel nostro lavoro la scelta delle materie prime è fondamentale perché questo determina una resa finale di alta qualità.
ALLUMINIO: metallo puro al 99,7% (grigio nella sua base grezza), leggero e morbido, ricoperto da coloritura (anodizzazione / ossidazione anodica o verniciato) in varie finiture, sempre nichel free. Prezzo economico
LEGA LEGGERA: metallo alluminio non anodizzato, ma trattato in modo che possa essere galvanizzato in varie finiture, sia con base nichel che nichel free. Prezzo medio.
RAME: Metallo puro al 99,7% (rossiccio nella sua base grezza), più pesante e resistente dell’alluminio. Si può verniciare e o galvanizzare in varie finiture (doratura, nichelatura, argentatura, anticatura, canna fucile, palladio, oro rosa, ecc…), sia con base nichel che nichel free. Prezzo più costoso sia dell’alluminio che della lega leggera.
ALLUMINIO ANODIZZATO: Questo materiale è particolarmente adatto per la lavorazione degli articoli di bigiotteria (bracciali, collane, bijoux, accessori moda, ecc..) perché è molto leggero e versatile.
LEGA LEGGERA GALVANIZZATA: Questo materiale è particolarmente adatto per gli accessori destinati alla pelletteria, all’abbigliamento e alla calzatura (tracolle per borse, accessori per gli abiti, accessori per le scarpe, ecc…) perché è un materiale molto leggero, ma resistente e con una finitura preziosa (galvanica).
RAME GALVANIZZATO: Questo materiale essendo più pesante della lega leggera è adatto per le catene piccole che devono essere resistenti (tracolle per borse piccole da sera, pochettes o bigiotteria), dato che alcuni modelli possono anche essere saldati. La finitura è preziosa (galvanica)
GREZZA: alluminio o rame (puri al 99,7%) che non subiscono nessun processo ulteriore di finitura
OSSIDAZIONE ANODICA o ANODIZZAZIONE: è un trattamento economico adatto solo per le catene in alluminio. E’ un processo chimico tramite elettrolisi in cui i colori in polvere all'anilina vengono sciolti in acqua calda. La scelta della materia prima di qualità superiore è fondamentale. L’alluminio che utilizziamo è puro al 99,7% e subisce dei trattamenti preliminari particolari che lo rendono ancora più brillante dopo il trattamento. L'ossidazione anodica richiede un alto grado di pulizia della superficie da trattare. Durante il trattamento nel materiale grezzo avviene una vera e propria trasformazione superficiale, infatti il film di ossido che si forma è trasparente ed estremamente poroso, adatto a captare le polveri colorate. Il passaggio finale permette di chiudere i pori e fissare il colore. L’anodizzazione è nichel free, quindi particolarmente adatta per i bijoux.
GALVANIZZAZIONE: per la lega leggera e il rame. E’ un processo industriale consistente nel ricoprire un metallo grezzo con uno strato sottile di un altro metallo. Le catene grezze vengono quindi immerse in un bagno galvanico e attraversate da correnti elettriche che, passando da un elettrodo all'altro, apportano particelle di metallo ricoprendone la superficie. A questo punto le catene diventeranno dorate, nichelate, argentate, ecc… Questo trattamento può essere con base nichel oppure nichel free per prevenire eventuali allergie al nichel, dovute al contatto diretto e prolungato con la pelle umana. Attenzione perché non tutti i cosiddetti nichel free sono uguali. Ci sono infatti 2 qualità di nichel free: una più economica (con base bronzo bianco-poco costoso) e una più preziosa (con palladio-quotato in Borsa e suscettibile a variazioni di prezzo, ma più resistente rispetto al bronzo bianco).
VERNICIATURA: rivestimento colorato con vernici epossidiche a spessore (dai 25 ai 35 micron) effettuato su catene di alluminio o rame. Nichel free.
SMALTATURA: processo di decorazione realizzato a mano con smalti colorati, su catene già trattate con anodizzazione o galvanica
Dipende da tantissime variabili personali e ambientali. Si raccomanda di non esporre le catene a: umidità, fenomeni atmosferici, urti, sfregamenti, graffi e abrasioni. Le superfici metalliche a contatto con l’epidermide (a causa dell’acidità della pelle, sudore, profumi, ecc…) e/o assemblate con altre superfici acide o alcaline (es: pellami trattati e conciati, plastica, tessuti sintetici, collanti, ecc...), possono dare luogo a reazioni chimiche che potrebbero danneggiare la finitura.
Generalmente le catene si possono pulire con un panno morbido, inumidito con acqua. Torneranno a brillare come nuove, rimuovendo l’eventuale patina opaca superficiale o le impronte. Altri danni dovuti a degenerazione non potranno essere recuperati.
Se la concia delle pelli è di qualità garantita e non trattata recentemente, non c’è nessun problema. In caso contrario e solo in determinate condizioni, potrebbe avvenire un processo chimico dovuto agli acidi della concia delle pelli, che potrebbero reagire e danneggiare i trattamenti superficiali di coloritura o galvanica, specialmente se imballati in materiale non traspirante.
Certamente, tutte le catene, i materiali utilizzati e i trattamenti superficiali, rispettano tutte le normative internazionali attualmente in vigore.
Trattamento superficiale esente da nichel. Il Nichel è un metallo molto comune utilizzato come base per molti trattamenti galvanici. Chi è sensibile al nichel può avere una reazione cutanea. Per questo motivo ci sono state varie normative, la prima nel 1994 (94/27/CE), che ne hanno limitato l’uso negli oggetti destinati ad essere a contatto diretto e prolungato con la pelle. Attenzione perché non tutti i cosiddetti nichel free sono uguali. Ci sono infatti 2 qualità di nichel free: una più economica (con base bronzo bianco-poco costoso) e una più preziosa (con palladio - quotato in Borsa e suscettibile a variazioni di prezzo, ma più resistente rispetto al bronzo bianco).Questo trattamento viene richiesto specialmente sulle catene destinate ad essere usate per la bigiotteria (bracciali, collane, bijoux, accessori moda, ecc…).
Il termine più idoneo da usare non è anallergico, ma ipoallergenico, ovvero che è capace di limitare le allergie, di diminuire i rischi allergenici. Ad oggi, le norme di riferimento per il nichel sono le seguenti e ne stabiliscono i limiti di rilascio:
Regolamento (CE) n.1907/2006 (c.d. Regolamento Reach) – artt. 67-73 e Allegato XVII, n. 27
D. Lgs. 14 settembre 2009, n. 133 – art. 16 (Disciplina sanzionatoria Regolamento REACH)
Norma EN 1811:2011 Metodo di prova di riferimento per il rilascio di nichel da tutti gli assemblati che vengono inseriti in parti perforate del corpo umano e da articoli destinati a venire in contatto diretto e prolungato con la pelle
Norma EN 12472:2009 Metodo per la simulazione dell’usura e della corrosione per la determinazione del rilascio di nichel da articoli ricoperti.
Sì, ma solo per i trattamenti galvanici e non per l’anodizzazione o le verniciature, perché i metalli che devono sostituire il nichel di base sono il bronzo bianco e il palladio. Quest’ultimo essendo un metallo prezioso ha un valore di mercato nettamente superiore al nichel, è addirittura quotato in Borsa (come l’oro) e subisce le relative oscillazioni di prezzo.
E’ più resistente la galvanica con il nichel perché quest’ultimo è un metallo più duro rispetto al bronzo bianco e al palladio e quindi determina una più lunga durata della galvanica sulle catene.